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Energia eolica: buone notizie in Europa

Crescono le installazioni eoliche in Europa. Nonostante le difficoltà, dai lunghi iter burocratici delle autorizzazioni ai rallentamenti nelle catene di approvvigionamento, il settore ha chiuso il 2022 in crescita rispetto…

Crescono le installazioni eoliche in Europa. Nonostante le difficoltà, dai lunghi iter burocratici delle autorizzazioni ai rallentamenti nelle catene di approvvigionamento, il settore ha chiuso il 2022 in crescita rispetto l’anno precedente. Un più 33% che si traduce in oltre 15 GW di nuova capacità eolica installata nel Blocco. Un impegno alla crescita che si è fatto notare soprattutto in Italia e in Germania, rispettivamente con 7 e 3 GW di nuove autorizzazioni.

Le energie rinnovabili in Germania hanno coperto circa il 47% del consumo lordo di elettricità nel 2022. Lo dimostrano i calcoli preliminari del Center for Solar Energy and Hydrogen Research Baden-Württemberg (ZSW) e dell’Associazione federale per la gestione dell’energia e dell’acqua (BDEW). I dati più recenti mostrano come la quota verde sia aumentata del 5% rispetto all’anno precedente. L’obiettivo tedesco è portare le rinnovabili nel Paese a coprire l’80% dei consumi elettrici nazionali, raddoppiando la capacità eolica a terra e triplicando quella fotovoltaica. Secondo i calcoli preliminari, nel 2022 sono stati generati in totale circa 574 milioni di MWh elettrici, di cui 256 milioni da fonti rinnovabili. Le turbine eoliche a terra rappresentano la quota maggiore della produzione verde, seguite dagli impianti fotovoltaici e dalle biomasse.

Il 2022 dell’eolico britannico chiude con il terzo record dell’anno. Il 30 dicembre le turbine onshore e offshore hanno generato 20,918 GW di elettricità. La media nazionale dei venti quel giorno è stata di poco più di 22 km/h, ma le coste scozzesi e il mare del Nord sono stati spazzati da raffiche fino a 96 km orari. Il nuovo record eolico in UK supera così i 19,9 GW raggiunti lo scorso maggio e i 20,896 GW del 3 novembre, quando l’energia dal vento aveva soddisfatto da sola il 53% del fabbisogno inglese. Nel 2022 le energie rinnovabili hanno fornito il 40% dell’elettricità britannica, in aumento del 5% rispetto al 2021. Il contributo di eolico e solare, insieme a idroelettrico e biomassa, è quadruplicato negli ultimi 10 anni.

In Norvegia, la prima turbina eolica galleggiante ad asse verticale (VAWT – vertical axis floating wind turbine) è pronta per l’acqua. La Direzione per le risorse idriche e l’energia ha dato il suo benestare all’installazione e valutazione di S2x, l’aerogeneratore prototipale realizzato dalla SeaTwirl. La macchina, una VAWT da 1 MW, sarà testata a 700 metri dalla costa nella contea norvegese di Rogaland, presso una delle aree gestite dal METCenter. La turbina eolica galleggiante ad asse verticale ha un diametro di 50 metri e un’altezza complessiva di 135 metri di cui però solo 55 sporgono sopra la superficie dell’acqua. Progettato per lavorare anche con velocità del vento di 50 metri al secondo, l’aerogeneratore S2x offre alcuni vantaggi rispetto alle classiche turbine ad asse orizzontale. La particolare architettura permette, infatti, di installare le turbine con un assetto più compatto. Inoltre non servono macchinari complessi e controlli direzionali per intercettare la direzione del vento e il posizionamento dei componenti essenziali della turbina eolica, compreso il generatore, vicino alla superficie dell’acqua riduce significativamente i costi di manutenzione e rende molto più facile l’accesso.Lo smaltimento delle pale eoliche rappresenta ancora un problema, ma le soluzioni iniziano a intravedersi. La società danese Continuum ha annunciato di essere pronta a realizzare in Europa sei impianti per lo smaltimento delle pale in grado di offrire un servizio end-to-end su scala industriale. Grazie all’investimento di Climentum Capital e a una sovvenzione britannica della “Offshore Wind Growth Partnership”, la società prevede di rendere operativo il primo dei sei impianti nella città danese di Esbjerg entro la fine del 2024 e un secondo nel Regno Unito poco dopo. Entro la fine del decennio dovrebbero aggiungersi altre 4 strutture in Francia, Germania, Spagna e Turchia.

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27-01-23

Scritto da:

Solarfast


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