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Ripensare l’energia con le Comunità Energetiche.

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) ci fanno intravedere una via un futuro più giusto, sostenibile e desiderabile.

Ormai l’avrete sentito dire anche voi: le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono una delle delle risposte più innovative e promettenti alla sfida della sostenibilità. Questi gruppi di cittadini e imprese che si uniscono per produrre, consumare e gestire energia rinnovabile non rappresentano solo una soluzione pragmatica per l’autosufficienza energetica e la riduzione delle emissioni di CO2, ma incarnano anche un importante cambiamento culturale, verso l’adozione delle rinnovabili, sì, ma a livello ancora più profondo verso una concezione dell’energia come bene comune, di cui tutti devono disporre e a cui tutti devono contribuire.
Inoltre, l’approccio partecipativo e democratizzato alla gestione dell’energia non solo favorisce la riduzione dei costi energetici grazie all’accesso a fonti rinnovabili a prezzi competitivi, ma stimola anche la coesione sociale attraverso la creazione di posti di lavoro sul territorio e l’investimento in ulteriori progetti comunitari.

Si prevede che le CER contribuiranno significativamente alla capacità produttiva di energia rinnovabile tra oggi e il 2030. Gli esempi virtuosi sono già moltissimi, soprattutto all’estero, come il celebre caso (non isolato) di Samsø, in Danimarca, un’isola diventata completamente carbon neutral proprio seguendo questo modello e sfruttando la ventosità del luogo per la produzione di energia eolica. In Italia esistono già progetti innovativi come Energia Positiva, che permette ai propri associati di entrare a far parte di una comunità multi-localizzata e di diventare prosumer, cioè sia produttori sia consumatori dell’energia di cui necessitano. Questi esperimenti dimostrano come le CER non siano solo un’idea buona in teoria, ma una realtà possibile in pratica, ricca di vantaggi concreti e di benefici collaterali innumerevoli a livello economico, ambientale, sociale.

Tuttavia, le CER si scontrano con una serie di sfide che vanno dalla complessità delle normative alla difficoltà di accesso ai finanziamenti, passando per ostacoli tecnici e burocratici: in Italia il panorama si è mosso in modo significativo solo dall’entrata in vigore del relativo decreto, il 24 gennaio 2024, che introduce finanziamenti e incentivi per stimolare la nascita e lo sviluppo delle CER su territorio nazionale. Un passo fondamentale, perché solo con il giusto sostegno politico e finanziario, le comunità energetiche possono diventare davvero i pilastri che sono destinate a essere per supportare la transizione verso un futuro energetico sostenibile.

Le Comunità Energetiche Rinnovabili sono un’alternativa convincente non solo alle fonti fossili di energia, ma anche a un modo di intendere beni e servizi individualistica e fondata sul concetto di scarsità che ci mostra il volto più desiderabile della transizione, quello che vede le varie parti in gioco complici e alleate nella costruzione di un futuro sostenibile e giusto.
Noi di Solarfast? Lo dice già il nome: siamo in prima linea.

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Del:

22-03-24

Scritto da:

Solarfast


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